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Hai Mai Pensato Di Fare Una Dieta Flexitariana?

Hai Mai Pensato Di Fare Una Dieta Flexitariana?

I benefici di una dieta vegetariana sono stati ampiamente studiati negli ultimi anni. Questo tipo di dieta aiuta nella prevenzione del cancro, dell’obesità, delle malattie cardiovascolari, ma anche di iperlipidemia, ipertensione, diabete, e aiuta a mantenersi giovani. Il problema è che spesso è difficile fare il primo passo ed eliminare la carne dalla nostra dieta da un giorno all’altro. Proprio per questo questa dieta si chiama flexitariana!


Il termine flexitarian, in inglese, rispecchia l’idea di una persona la cui dieta è di solito vegetariana, ma che include occasionalmente carne e pesce. Come il termine stesso suggerisce, si tratta di una dieta vegetariana flessibile.


Esistono diverse definizioni e interpretazioni della dieta flexitariana. Mark Bittman, celebre giornalista culinario del New York Times la definisce così: “Si possono mangiare prodotti animali ogni giorno, se si vuole, ma solo per cena o dopo le 18.” Il dottor Dawn Jackson Blatner, autore della dieta flexitariana, la divide in due fasi: la fase di avvio comprende uno o due giorni alla settimana senza carne. L’obiettivo è quello di abituare l’organismo e raggiungere gradualmente il livello di esperti. In questo secondo livello sono previsti 5 giorni a settimana senza mangiare carne.


Anche se questi due approcci sono un po’ diversi, alla base c’è un principio comune: la cosa più importante è cercare di aumentare il numero di pasti vegani durante la settimana.


La dieta flexitariana aiuta a mantenere un peso ideale, ha un basso impatto ambientale ed ecologico e può anche allungarci la vita!


Perché non seguiamo tutti una dieta flexitariana?

La risposta a questa domanda è che spesso l’informazione e la consapevolezza sulla propria salute è carente. Ma anche i falsi miti e le menzogne ​​che vengono diffusi sulle diete vegetariane hanno il loro impatto. Questi sono 8 dei miti da sfatare più frequenti sulle diete che non prevedono il consumo di proteine ​​di origine animale:


Mito 1: Le proteine vegetali sono incomplete (mancano alcuni amminoacidi)

La verità: Alcuni alimenti possono avere un basso contenuto di uno o più specifici aminoacidi. La combinazione di alimenti provenienti da diversi gruppi vegetali fornisce tutti gli aminoacidi in abbondanza.


Mito 2: Le proteine da fonti vegetali non sono buone come quelle animali.

La verità: La qualità e il gusto dipendono dalla fonte di proteine ​​vegetali o dalla combinazione scelta. Le proteine ​​vegetali possono essere buone quanto o più di quelle ​​animali.


Mito 3: Bisogna consumare proteine ​​provenienti da differenti alimenti vegetali nello stesso pasto per raggiungere alto valore nutritivo.

La verità: Gli aminoacidi non devono essere assunti tutti nello stesso pasto. È importante introdurli gradualmente nell’arco di tutta la giornata.


Mito 4: I metodi per determinare il fabbisogno di proteine basati sugli animali sono adatti anche per gli esseri umani.

La verità: Questi metodi spesso sottovalutano la qualità nutrizionale delle proteine; il fabbisogno proteico e la velocità di metabolizzazione sono molto diversi tra gli animali e gli esseri umani.


Mito 5: Le proteine ​​vegetali non sono ben digeribili.

La verità: La digeribilità varia a seconda della fonte e soprattutto della preparazione delle proteine ​​vegetali. La digeribilità delle proteine ​​vegetali può essere elevata come quella delle proteine animali.


MITO 6: Senza carne, uova o latticini, le proteine ​​vegetali non bastano a soddisfare il bisogno umano di amminoacidi.

La verità: L’apporto di aminoacidi essenziali si può ottenere anche solo dal consumo di proteine ​​vegetali o dalla loro combinazione con le proteine ​​animali (uova, latte e formaggio).


MITO 7: Le proteine ​​vegetali contengono aminoacidi squilibrati e questo limita il loro valore nutrizionale.

Verità: Non ci sono prove che questo equilibrio sia importante per il nostro metabolismo. Ciò che conta è che tutti gli aminoacidi soddisfino il fabbisogno raccomandato per la giornata. Lo squilibrio può avvenire a causa dell’introduzione inadeguata di aminoacidi, ma non è un problema comune.


Mito 8: Gli amminoacidi della carne che non si possono trovare in nessun alimento vegetale.

La verità: tutti gli aminoacidi essenziali si trovano in abbondanza nel regno vegetale.


Dieta flexitariana: da dove cominciare?

Il primo passo per cominciare una dieta flexitariana è quello di eliminare la carne e gli alimenti di origine animale da ogni pasto. Inserisci nella tua alimentazione tutti i tipi di verdura / frutta / cereali / semi e varia il loro apporto per una dieta equilibrata. Non esiste una regola fissa per la dieta: due persone possono essere flexitariane e avere bisogni molto diversi. Preoccupati di aggiungere ai tuoi pasti alimenti a basso contenuto calorico, ma di alto valore nutrizionale. La quinoa, per esempio, è un superfood completo e ricco di proteine.

È anche importante garantire un apporto energetico completo e adeguato e introdurre alcuni micronutrienti. Fai attenzione in particolare all’apporto di vitamina B12, vitamina D, calcio, zinco, ferro, iodio e acidi grassi essenziali.

Ricorda… Questa non è una dieta drastica, ma flessibile. Tieni a mente che il cambiamento è un processo e che l’obiettivo è quello di andare gradualmente verso una dieta vegetariana o vegana.